Questa serie fa seguito alla prima sperimentazione “Riflessi dell’Adda”; investe però le riprese fotografiche non più sui riflessi ma su scatti più comuni.
Come nella prima serie, queste soluzioni non hanno subito manipolazioni o effett speciali; rispetto ai riflessi però, sono state interpretate nella gestione e nella resa dei colori.
Anche se diversi nell'aspetto, lo stile dei lavori trova coerenza nella trasformazione cromatica della realtà fotografica che, in questo modo, esteriorizza un punto di vista personale e in qualche modo unitario.