1 maggio 2017 e son passati 30 anni!

Era il 1° maggio del 1987 quando con tanta fierezza iniziavo a lavorare al il mio primo impiego come progettista grafico. Ero così contento di aver trovato quel posto che rinunciai ad un’altra offerta della Swissair; quella opportunità mi era stata proposta dal direttore della scuola. Fatale errore di gioventù, in effetti quel primo lavoro si sarebbe rivelato una grande delusione. Ma allora non me ne rendevo conto, avevo risposto a modo mio ad un annuncio di un’agenzia pubblicitaria di Montreux. La mia risposta era piaciuta ed io mi sentivo così felice di aver trovato un posto 3 mesi prima di aver finito gli studi. Dopo 8 mesi mi licenziai, non ne potevo più di quel posto, troppo distante dalla mia formazione, un continuo disaccordo sulle scelte creative del mio superiore. Mi chiedevo a cosa erano serviti 5 anni di studi per ritrovarmi in quell’agenzia.

In realtà, questa domanda me la sono posta ancora per molti anni dopo quella prima esperienza. Sono poche le collaborazioni professionali con agenzie che mi hanno permesso di sfruttare al meglio le competenze acquisite durante gli studi; quelle poche volte sempre con ottimi risultati però.

Era il 1° maggio, iniziavo a lavorare durante il giorno della festa del lavoro. “Il miglior modo di festeggiare è quello di lavorare” mi disse il titolare. Rimasi perplesso su quella sua considerazione ma era il mio primo posto da grafico, allora andava bene così.

A distanza di parecchi anni, le tante cose buone imparate durante la formazione sono ancora ben presenti nella mia mente, mi rendo conto del loro valore e questa consapevolezza mi ha permesso di andare avanti, oltre le delusioni. Cercare di applicare quei valori nei progetti di tutti i giorni in fondo mi ha dato la forza di non mollare.

Guardo con tenerezza la locandina che avevamo studiato per l’esposizione dei lavori di diploma della nostra classe di Berna. Eravamo in pochi, solo sei, un’altra studente si era ritirata prima di finire gli studi. Così giovani e ispirati, in fondo quello che ci vuole per affrontare le tante difficoltà della vita professionale e non solo. E da lì a poco ci saremo trovati a combattere nel mondo del lavoro; per me pochi mesi dopo, quel 1° maggio del 1987.

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