Nuove D.O.P. Museum: origini dallo spirito mediterraneo

La realizzazione della nuova linea D.O.P. Museum si concretizza con l’evoluzione di un progetto nato quasi per caso. Tutto nasce con il successo di “Azzurra”, un’etichetta strategicamente marginale. Il suo design fu subito molto apprezzato, a tal punto che i suoi elementi fondamentali divennero il riferimento per future referenze importanti. Il riscontro positivo, confermato anche con le successive versioni “Viride”e “Monocultivar”, ha indotto il committente a fare un passo decisivo sul potenziamento del packaging design dei suoi prodotti.

Le 4 Garda DOP: Trentino, Valpolicella, Bresciano e Orientale.

Una scelta che ha colto l’occasione del 60° anniversario dell’azienda per rinnovare la linea più importante della Museum, la storica famiglia delle D.O.P., quella che contiene l’olio extra vergine di oliva d’origine protetta. Ma come nasce graficamente questo rinnovo della linea? Per capirlo conviene fare qualche passo indietro e tornare alle origini.

 

Il design dell’Azurra che ha dato origine alle nuove DOP

Inizialmente il progetto era nato esclusivamente per soddisfare le esigenze dell’etichetta “Azzurra”. Una referenza unica, senza importanza strategica che doveva rappresentare la selezione di oli d’origine europea.
Flavio, il titolare della Museum, mi aveva indicato l’artista Mirò come spunto su cui basare lo stile del lavoro. Secondo le sue indicazioni, la grafica doveva conferire giovialità, esprimendo la luce e il calore tipici dei paesi del sud Europa, le regioni da dove proviene l’olio.
Il ruolo del design è stato dunque quello di evocare lo spirito del Mediterraneo, attingendo alle sue forme e ai suoi colori.

Durante la fase creativa, ho collegato le richieste di Flavio con le peculiarità dei prodotti. Ho immaginato il mondo dell’olio extra vergine immerso dentro quest’ambiente focoso. Ecco dunque che ho raffigurato un sole vivace, sospeso tra l’azzurro del cielo e del mare, che con il calore porta al suo centro l’oliva a maturazione. Con le forme e con i colori, ho interpretato in modo sintetico un concetto che raffigura l’essenza del mondo EVO disegnando l’oliva congiunta al sole.

Con il tempo, questa rappresentazione simbolica è diventata un motivo distintivo di una parte importante del packaging delle linee d’olio extra vergine di oliva Museum.

Dall’Azzurra alla Viride sempre con successo

La grafica dorata della Viride sulla botiglia Dorica 500 ml

L’etichetta “Azzurra” è piaciuta subito e ha avuto un ottimo riscontro da parte dei consumatori. Il nuovo design ha ottenuto ottimi risultati nelle vendite, oltre ad essere stato premiato al “Mediastars” di Milano.
Queste ottime affermazioni hanno persuaso il cliente a sfruttare l’apprezzato design “Azzurra” per concepirne una versione più prestigiosa. E così arriva l’etichetta “Viride”, vincitrice di una “Special Star” per il miglior graphic design al “Mediastars” di Milano.

Considerando la qualità superiore dell’olio di questa referenza rispetto a quello contenuto nelle bottiglie “Azzurra”, abbiamo deciso di dare più preziosità a queste nuove etichette. Per conferire più autorevolezza, abbiamo preferito non inserire il veliero presente sull’etichetta azzurra e abbiamo rinunciato alla vivacità dei colori, adottando una più prestigiosa veste d’oro lucido-opaco.

Cavallo che vince non si cambia

Il design argentato della Monocoltivar

Siccome cavallo che vince non si cambia, ecco che allora la coinvolgente versione “Viride”, dopo aver ispirato la “Monocultivar”, diventa di nuovo un riferimento visivo fondamentale. Questa volta servirà come base per attualizzare la prestigiosa linea delle D.O.P.. Una decisione non facile visto che l’immagine allora in uso era derivata dall’attuale identità dell’olio extra vergine 100% Italiano; un design apprezzato che vive ormai da una decina d’anni sui packaging Museum.

Etichetta della DOP Valpolicella cone l’oliva che matura al sole rosato

Si decise di puntare sul design della “Viride” in modo da rinnovare l’attrattiva delle D.O.P. riunite in una famiglia di 4 referenze premium. La vecchia grafica su fondo nero dimostrava un tono autorevole, assumendo egregiamente la sua funzione istituzionale. La nuova linea invece emana una personalità più affabile, coinvolgendo con maggior empatia. Favorendo la creazione di quest’inconsueto design, Museum afferma un’attitudine innovativa portando sul mercato uno stile inedito e moderno.

Nuovo design e nuova bottiglia

Il design della Viride sulla storica bottiglia Marasca 750 ml

Nel processo di rinnovo delle D.O.P., i cambiamenti hanno riguardato non solo le etichette ma anche i contenitori. La primogenita “Azzurra” vide la luce quando ancora erano molto diffuse le storiche bottiglie ”Marasca”. Non passò molto tempo per capire che quel design giovanile non era proprio a suo agio su quel tipo di contenitore dallo stile piuttosto tradizionale. Una discrepanza che si ripresentò con il passaggio alla raffinata “Viride”. La “Marasca” era ormai superata anche per quella grafica. L’ostacolo fu superato con la scelta delle più moderne bottiglie “Dorica”. Anche se le bottiglie erano di forma diversa, l’adattamento grafico delle etichette da un supporto all’altro non fu complicato. In effetti, entrambi i contenitori adottavano una struttura verticale e slanciata; la prima su base quadrata mentre la “Dorica” su profilo circolare.

La DOP Garda Orientale sulla bottiglia Oliena 500 ml


La stessa situazione si è ripresentata con lo sviluppo delle nuove D.O.P. La “Dorica” dimostrava anche lei i suoi anni ormai e così abbiamo optato un’altra volta per un packaging primario diverso. Per mantenere sempre il passo con i tempi, abbiamo selezionato un tipo di bottiglie attualmente molto apprezzate. La scelta è stata fatta su “Oliena”, un contenitore di vetro scuro, dal design sobrio, autorevole e decisamente moderno.

Le Garda DOP Valpolicella e Trentino

La sua struttura cilindrica più compatta ha richiesto però un adeguamento rilevante della grafica. Come sapiamo, inizialmente il progetto “Azzurra”fu creato su proporzioni più longilinee. Per ovviare a questi mutamenti dovuti alle differenze strutturali, abbiamo deciso di portare alcuni cambiamenti nel passare dal design della “Viride” a quello delle nuove D.O.P.

Cambiare confermando equilibrio e armonia

Le lamine a caldo c0lorate servono a differenziare le diverse referenze

Ho voluto fortemente che questi cambiamenti non stravolgessero l’equilibrio e l’armonia che hanno confermato il successo della “Viride”. Prima di continuare, è necessario segnalare un aspetto importante riscontrato nell’evoluzione del progetto. La declinazione della “Viride” era stata indirizzata inizialmente sulla grafica dell’attuale olio 100% Italiano, quella che vive su fondo nero. Dunque per coerenza con le modalità di differenziazione presente su quella linea, in quella fase del lavoro ho inserito un’elemento nuovo che assolvesse alla funzione di diversificare i prodotti. Per questo motivo sulle nuove D.O.P. appare un baffo sotto il motivo del sole con l’oliva.

Le lamine colorate che diffenziano le referenze Viride e BIO

In conclusione possiamo tranquillamente affermare che la nuova linea D.O.P. è piaciuto subito. Forti di questo gradimento, abbiamo deciso di inserire anche due altre referenze che hanno lo stesso livello di prestigio e di qualità. In questo modo la linea si compone di quattro D.O.P. Garda, della Biologica e della storica “Viride” che cede le sue tonalità oro adottando una veste fucsia di grande impatto.



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