Rimango sempre sorpreso nel vedere come un contenitore primario possa essere determinante per influenzare un prodotto. Mi è capitato di dover lavorare su un flacone scelto dal produttore Malpighi per contenere il suo prezioso condimento balsamico di Modena.
Dovevo rivedere la veste grafica del packaging design per conto della Museum che vende questi prodotti nel suo negozio. Cambia la grafica ma il contenitore rimane lo stesso; in effetti, abbandonarlo sarebbe stato come rinunciare ad un formidabile rappresentante. Nell’osservarlo mi sono chiesto se era possibile creare un’etichetta che desse maggior attrattiva o se non c’era invece il rischio di offuscare le potenzialità intrinseche del flacone. Questa bottiglietta ha nel suo design un’incredibile capacità di seduzione. Riesce a rendere attraente il contenuto a prescindere, anzi quello che contiene diventa irrilevante, anche solo l’aria trattenuta al suo interno diventa autorevole.
Questa è la magia del packaging primario che diventa prima di tutto il più convincente dei comunicatori. Certo il costo di questa bottiglietta così addobbata con tanto di sigillo a cera sarà notevole, ma il suo valore nel coinvolgere i consumatori è inestimabile e fa capire come il design del contenitore sia fondamentale nel definire un’efficace immagine di prodotto.
Fatemi sapere se anche per voi la scelta azzeccata di un contenitore primario si è rivelata un ottimo investimento. Come anticipato nella newsletter, se lasciate un commento avrete in omaggio la fase di analisi di un progetto di packaging design.